tavolo scrittoio Luigi Filippo, Piemonte , fine 800, in legno di pioppo massello , restaurato

dimensioni

112 x 68  altezza 68

« Arredare è rendere agevole l’uso dello spazio; dotare lo spazio di attrezzature, strumenti, utensili necessari allo svolgimento delle attività umane e al soddisfacimento dei bisogni. Bisogni non solo primari, legati all’uso e alla risposta funzionale dei luoghi, ma che includono anche le necessità psicologiche, rappresentative e di identificazione con l’ambiente costruito. Secondo la definizione del vocabolario “arredo” significa “guarnimento, suppellettile” ed è proprio nella radice del termine “guarnire” che, se nella sua accezione di “guarnizione” c’è l’aspetto meno nobile di tale concetto – ornamento fatto con fiocchi, trine e fregi – nel senso di “guarnimento” invece contiene il principio di “fornire di cose necessarie, attrezzare”. Lo spazio architettonico e le attrezzature arredative sono quindi disponibili alla fruizione e il loro effetto va oltre il momento pratico del semplice appagamento di esigenze elementari in quanto l’arredamento determina una dimensione estetica del vivere quotidiano attraverso la forma stessa dell’abitare. »

Nel Medioevo era formato da due parti: dove si poneva l’occorrente per scriverci e il leggio. Successivamente vennero apportate sostanziali modifiche nel secolo XV e nel secolo XVI, quando vennero aggiunti dei cassetti che vennero inseriti ai lati. La sua forma subì poche varianti dalla prima metà del XIX secolo. La sua diffusione aumentò dopo la seconda guerra mondiale per via dei nuovi posti di lavoro negli uffici

La scrivania e tavolo scrittoio  è un mobile che varia di forma e di grandezza, esso è costituito da un ripiano orizzontale, un particolare tavolo che viene utilizzato come appoggio per scrivere o lavorarci