Parte di confessionale antico , in legno noce, Toscana, periodo circa metà 800, periodo Luigi Filippo, restaurato, sostituita la grata con specchio

dimensioni:

altezza 190 cm , profondità massima 20 cm, larghezza 90 cm

Il confessionale è un arredo, esistente nelle chiese cattoliche nel quale viene amministrato il sacramento della penitenza (detta anche “confessione”, da cui il nome).

Il confessionale è entrato nell’arredo delle chiese in epoca relativamente tarda: fu il card. Carlo Borromeo (1538-84) a dare un impulso fondamentale alla sua diffusione.

In precedenza, infatti, la confessione avveniva in luoghi disparati, sovente privi di una sede idonea. San Carlo dispose di introdurre i confessionali in tutte le parrocchie della diocesi di Milano, e diede anche indicazioni sulla loro forma, in particolare per ciò che concerne la chiusura ai due lati e riguardo alla grata che doveva separare il confessore dal penitente. Da Milano il confessionale si diffuse rapidamente in tutto il mondo.

confessionale Sede nella quale si amministra il sacramento della penitenza. Dalla fine del 16° sec. è diffuso nella forma di mobile ligneo, consistente in un sedile per il confessore e due inginocchiatoi laterali per i fedeli separati dal seggio mediante una parete interrotta da una piccola grata. Situato in genere lungo le pareti laterali della chiesa, il c. può essere anche in pietra o in marmo, o essere ricavato all’interno delle pareti stesse della chiesa. Al 17° e 18° sec. risalgono esemplari di particolare rilievo, riccamente scolpiti e ornati di rilievi decorativi o figurati